L’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Marie Curie” nasce nel 1974 come sede distaccata dell’ITI “Alessandro Volta” e raggiunge l’autonomia alla fine degli anni Settanta. La sua prima sede è stata in via Taverna del Ferro, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, che dà la denominazione provvisoria all’Istituto, e in via Galileo Ferraris, dove, dopo il terremoto del 1980, confluiscono tutte le classi. Nel 1992 l’Istituto si trasferisce di nuovo a via Taverna del Ferro e nel 2000 gli viene attribuita la sede definitiva in via Argine.
L’ITTS “Marie Curie” si è caratterizzato fin dalle sue origini come una scuola aperta alle innovazioni, da sempre ha stipulato accordi e convenzioni con le aziende presenti sul territorio, ritenendo indispensabile il collegamento tra Scuola e mondo del Lavoro. Nel corso della sua storia il “Marie Curie” si è dotato, grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale e ai finanziamenti provenienti dagli Enti Locali, di moderne apparecchiature e strumenti, che rendono possibile una didattica laboratoriale di avanguardia.
Accoglienza, integrazione, inclusione animano la strategia educativa del “Marie Curie” nei confronti di tutti gli studenti, anche e soprattutto dei ragazzi diversamente abili, per garantire a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione.
L’ITTS “Marie Curie” è un istituto tecnico tecnologico, con i seguenti indirizzi:
- Meccanica, Meccatronica ed Energia
- Chimica, Materiali e Biotecnologie (sottoarticolazione Biotecnologie Ambientali)
L’azione didattico-educativa dell’ITTS “Marie Curie” è ispirata al nuovo umanesimo scientifico e tecnologico, che, all’interno del sistema nazionale di istruzione, identifica gli istituti tecnici come scuole dell’innovazione.
Cittadinanza attiva, educazione alla legalità, promozione dei valori di etica e civiltà costituiscono i principi fondanti della nostra strategia educativa. In un contesto esterno difficile, si promuove un sapere connesso e complesso, si educa alla partecipazione e alla cittadinanza, si pratica il difficile esercizio della solidarietà, si coltiva il senso identitario dell’appartenenza, si elabora un progetto di vita che guarda al futuro.